“Ma perché capita sempre a me??” “ Perché mai mi succedono sempre le stesse cose??”

Scommetto che almeno qualche volta vi sarete fatti questa domanda , sbaglio?

O magari questa domanda è proprio una di quelle cose che continuano a tornare come un mantra nella vostra vita..

Non temete non vogliamo proporvi un nuovo corso new age su come migliorare la vostra esistenza (il camper non è un luogo adatto per meditare purtroppo…)  e poi del resto, c’è chi nasce fortunato e chi sfigato. Ma perché sempre a me? Direte voi.. Beh è il destino, che ci volete fare. Rassegnamoci ad una serena accettazione zen di una immutabile realtà.

Oppure no?? Certo l’accettazione di noi stessi e della realtà è una dote fondamentale, imprescindibile direi. Eppure secondo alcuni c’è dell’altro. Tra questi “alcuni” c’è un mattacchione vissuto un centinaio di anni fa di nome Albert Einstein. La sua mente era talmente esplosiva che non riusciva neppure a pettinarsi i capelli.  Questo genio indiscusso ci insegna che “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare sempre le stesse cose”.  Io ad uno come Einstein permetterei quanto meno di mettermi una pulce nell’orecchio. Ma allora se è così facile, perché non iniziare subito a cambiare qualcosa? E qui vi volevo. Provate a pensare a quanti pensieri e gesti ripetiamo ogni giorno senza neanche rendercene conto. Ci alziamo alla stessa ora, dopo aver maledetto allo stesso modo la sveglia, per poi mangiare le stesse cose, fare lo stesso tragitto…..“Quando è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta?” Recita una di quelle frasi che si scrivono volentieri sullo status di facebook. Diciamoci la verità, le abitudini sono peggio della carta moschicida, è fin troppo facile restarci attaccati. Per carità non hanno nulla di sbagliato, ma saper cambiare è importante. E a volte basta una piccola novità  inserita nella routine quotidiana per innescare un pensiero diverso. Cambiare qualche abitudine, fare un’esperienza nuova, ci aiuta a trovare un altro punto di vista, e riduce notevolmente le possibilità di annoiarsi. E noi sappiamo quanto la noia possa portare a comportamenti a rischio, perché diciamocelo, non è una gran compagna con cui  passare la giornata..e finisce sempre per trasmetterci quell’aria da “mai ‘na gioia”, come si dice. Ma possiamo anche evitare la sua compagnia, e non è troppo difficile! Provate per credere: visitate un posto nuovo, parlate con chi non avete mai parlato, cambiate bar di fiducia, fate una strada diversa per tornare a casa.. iniziate da una piccola cosa. E poi chissà che non ci prendiate gusto, perché quella sottile sensazione di stupore che ci coglie di fronte al nuovo è qualcosa che migliora l’umore, alza il livello dell’energia e dell’ottimismo. Ci porta a fare cose nuove e quindi ottenere risultati diversi. Insomma ci rende vivi e vitali. Lo diceva anche Neruda, che essendo un poeta e non un fisico,  la metteva un po’ più sul tragico rispetto al caro Einstein, ma gli splendidi versi di “lentamente muore” (…chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi..) sono passati alla storia.

E voi che ne pensate?? Avete già pensato a qualche piccolo cambiamento?

 

Articolo scritto da Chiara Crocianelli – operatrice informabus Ancona

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