ll 5 ottobre è stato pubblicato il Rapporto dell’Unicef intitolato La Condizione dell’infanzia nel mondo – Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani. Le prime stime che ne emergono sono a dir poco allarmanti.

A parlare sono numeri inquietanti: più di un adolescente su 7 (in prevalenza maschio), tra i 10 e i 19 anni, secondo i dati presenta un disturbo mentale diagnosticato (89 milioni, contro i 77 milioni di ragazze). Questo porta quasi 46mila adolescenti ogni anno a togliersi la vita.

Proprio il suicidio è una fra le prime cinque cause di morte nei giovanissimi tra 15 e 19 anni, ma in Europa occidentale diventa la seconda, con 4 casi su 100mila, dopo gli incidenti stradali. La pandemia ha fatto registrare un raddoppio dei tentati suicidi tra gli adolescenti.

Lo Yoga può rappresentare un percorso pedagogico alternativo per aiutare il giovane nel suo sviluppo di crescita individuale. Introdurre nei PTOF (piani triennali di offerta formativa) lo Yoga aiuterebbe i giovani a imparare a relazionarsi con gli altri grazie all’empatia e alla consapevolezza, che matura e affiora a mano a mano che si pratica la disciplina. È un percorso di crescita che conduce al rispetto di sé stessi e degli altri.

Cos’è lo yoga (in breve)

Lo yoga è una pratica indiana millenaria che mira al raggiungimento di un equilibrio e un benessere psicofisico permettendo l’integrazione dei vari piani dell’esistenza umana. La parola “yoga” deriva dalla radice sanscrita “yuj” che significa: ‘giogo’, ‘aggiogare’, ossia mettere insieme la mente, il corpo e lo spirito. Sebbene esistano diversi tipi di yoga, le pratiche si concentrano tipicamente sulle posizioni fisiche (asana), sulle tecniche di respirazione (pranayama) e sulla concentrazione e meditazione (dhyana).

L’adolescenza, si sa, è una fase delicata e complessa, caratterizzata da cambiamenti non solo fisici ma anche emotivi, psicologici e sociali. Solitamente, un figlio adolescente viene descritto come irascibile, impulsivo, in perenne conflitto con i genitori e incurante delle regole. A determinare l’insorgenza di rabbia, stress, ansia o depressione, concorrono spesso le trasformazioni ed eventi di vita che possono aumentare la vulnerabilità di ragazzi e ragazze. Diversi studi effettuati nel corso degli anni hanno dimostrato che lo yoga in adolescenza offre una serie incredibile di benefici, ponendosi come un supporto estremamente valido a livello mentale, emotivo e fisico.

Grazie allo yoga educativo in maniera trasversale alle altre discipline viene favorita la crescita del giovane anche da un punto di vista educativo. Sono ormai riconosciuti gli effetti benefici della disciplina, capace di:

  • stimolare e rinvigorire i processi di apprendimento quali la concentrazione e la memoria;
  • rafforza le energie della crescita:
  • favorisce il rispetto verso sé stessi e gli altri aiuta a prevenire situazioni di disagio o episodi di bullismo;
  • favorisce lo sviluppo di una personalità equilibrata;
  • favorisce il valore della propria personalità che non deve omologarsi intellettualmente.

Sono maturi i tempi per vedere la scuola non solo come luogo di apprendimento nozionistico, bensì luogo atto anche ad insegnare ai giovani come prendersi cura di sé stessi e delle proprie emozioni.

Insegnare ad ascoltarsi può essere una strada concreta per aiutare i giovani ad avere strumenti reali per gestire la rabbia, la tensione, i conflitti che possono vivere nel loro cammino verso il mondo adulto.

Secondo la comunità scientifica, lo yoga integrato nelle attività scolastiche apporta un contributo significativo nell’alleviare lo stress, l’ansia, migliorare l’umore e le capacità di autoregolazione emotiva. Oltre a un incrementato dei livelli di autostima e consapevolezza di sé tra i ragazzi alle scuole superiori, migliora anche le loro capacità cognitive

In Italia, esiste da anni la possibilità per le scuole di aderire su base volontaria al Protocollo d’Intesa attivo dal 1998 (e rinnovato nel 2015) tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e la Federazione Italiana Yoga (FIY) per l’insegnamento dello yoga in tutte le scuole pubbliche italiane. Il Protocollo prevede che a insegnare lo yoga nelle scuole italiane di ogni ordine e grado – da quelle dell’infanzia fino alle superiori, sia come materia curriculare che extracurriculare – siano gli insegnanti che appartengono all’Albo professionale della Federazione Italiana Yoga (FIY).  Dunque muoviamoci, rendiamo concreta questa possibilità, cosa aspettiamo?

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