Archives: Ottobre 22, 2015

Liberi liberi siamo noi…

Che significato ha per voi la libertà?

Un concetto su cui centinaia di filosofi, studiosi, letterati e chi più ne ha più ne metta, hanno speso migliaia di parole e riflessioni. In centinaia di anni. E oggi? A furia di rifletterci su, dopo tutti questi secoli di studi, ormai dovremmo pur aver imparato a godercela questa libertà… che ne dite?

Eppure in tutto questo tempo la libertà ha cambiato “forme” e “abiti” a seconda delle epoche… probabilmente perché sia nella storia personale, che nella storia dell’uomo, la libertà è un qualcosa che va conquistato a piccoli passi, andando a riempire gli spazi tra le regole del vivere comune. Oppure semplicemente perché, come diceva un tale di nome Erich Fromm, “L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura.  Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi”.

Insomma, che confusione! Questa cara libertà appare più complessa del previsto: discussa, ma profondamente amata, tanto che un paio di secoli fa la Francia e gli USA hanno deciso di omaggiarla con una statua (e l’idea ha avuto un discreto successo, come saprete..!!). Pensate che lady Liberty con la sua fiaccola era la prima ad accogliere centinaia di migranti che avevano lasciato tutto nel loro paese, per tentare fortuna in nord America, per trovare là la loro libertà di costruire una nuova vita.

Se andrete ad Ellis Island, troverete un museo con le foto di questi migranti di allora (tra cui magari qualcuno dei nostri antenati: sicuramente tantissimi italiani!) e una voce narrante che vi racconterà storie di grande coraggio e sacrifici… Sono davvero racconti emozionanti!!

Certo è insomma che questa libertà non è e non è sempre stata esattamente a portata di mano.

Ma (vi chiederete) cosa ha a che vedere tutto questo discorso con noi dell’Informabus?  Volevamo prenderci la libertà di essere un po’ filosofi anche noi? Non esattamente..

Spesso infatti anche all’interno del nostro camper si parla di “libertà”: intesa a volte come libertà di rischiare, di andare contro le regole, di sperimentare magari sostanze o comportamenti illegali. Ed è sempre un discorso molto interessante, perché ci permette di riflettere con voi e ascoltare le vostre idee!

Insomma, potremmo forse dire che in questo mondo splendidamente complesso l’esigenza di libertà è da sempre sacrosanta per l’uomo, ma che  ci sono infiniti modi di viverla e sognarla. Tutti plausibili. Ma molto diversi.

C’è ad esempio chi vuole conquistare la propria libertà di rischiare, e chi rischia tutto per essere più libero..

Ma in tutta questa diversità… sapremmo riconoscere le libertà che ci rendono davvero liberi da quelle che possono renderci schiavi?

Tornando al caro vecchio Fromm (che la sapeva lunga) potremmo forse dire che per guadagnarci una porzione di libertà in più, dovremmo di pari passo avere maggiore consapevolezza e saper come affrontare i rischi che questa comporta..?

Che ne pensate?

 

Articolo scritto da Chiara Crocianelli, operatrice Informabus


Desidero dunque sono

Quando vi è capitato l’ultima volta di sognare ad occhi aperti? Di avere un grande desiderio da realizzare? Di sentirvi come un bambino di cinque anni a cui viene chiesto “cosa vuoi fare da grande”? E che risponde con solenne convinzione “l’astronauta!”?

Attenzione, non sto parlando di sogni indotti da sostanze psicotrope! Ma di desideri che ci fanno volare alto a mente lucida… e che hanno come unico effetto collaterale una forte sensazione di ottimismo. Pensate che i sogni ad occhi aperti siano roba da bambini? Beh, ricordatevi che i bambini la sanno lunga sul come godersi la vita…: possono volare tranquillamente su Marte con il semplice uso della fantasia, e sanno sempre cosa vogliono fare da grandi. Ma quando cresciamo lo dimentichiamo, iniziamo a perdere ottimismo, e ad annoiarci facilmente…. e la noia va spesso a braccetto con i comportamenti a rischio, in primis l’uso di sostanze (con le quali cerchiamo a volte di tornare su Marte..)

Oggi vi proponiamo un ottimo antidoto: esprimete un desiderio!! E per invogliarvi a provare questa semplice tecnica, vi raccontiamo una storia. E’ una storia vera, ma visto che siamo in tema di bambini ci piace iniziarla così:

C’era una volta a Salvador de Bahia, nel nordeste del Brasile, un uomo coraggioso, che creò un’associazione insieme ad altri collaboratori, per aiutare i bambini di strada, molti dei quali erano dipendenti da droghe pesanti, vivevano di piccoli furti, e rischiavano quotidianamente la vita. Era un lavoro complesso, così come erano complesse e tragiche le storie di vita dei “meninos de rua”. Un giorno il più grande teatro della città offrì dei biglietti gratis all’associazione per uno spettacolo di danza classica. Bambini di strada ad un balletto classico? Gli educatori si chiesero cosa avrebbero combinato in un contesto del genere, e tentennarono…Ma poi decisero di rischiare.

Durante tutto lo spettacolo i bambini rimasero immobili e silenziosi. All’uscita uno di loro disse: “perché non potremmo farlo anche noi?”

E questo fu il primo desiderio di bambini che fino a quel momento sentivano di non avere più nulla da perdere. Un desiderio che diede il via ad un enorme progetto in cui centinaia di ragazzini e bambini hanno ricominciato a sognare, ricostruendo la loro vita grazie all’arte e alla danza. E soprattutto ai loro desideri. Molti ex meninos de rua oggi sono ballerini o musicisti professionisti. Il progetto si chiama Axé, e il suo motto è “desidero, dunque sono!”

Quell’uomo coraggioso si chiama Cesare Florio La Rocca, creatore del progetto e della pedagogia del desiderio.

Perché vi abbiamo raccontato questa storia? Perché ci sembra un ottimo esempio di come impegnarsi per realizzare un sogno possa prevenire i comportamenti a rischio… e renderci più felici!! Provare per credere!

 

….Avete già espresso un desiderio?

 

Articolo scritto da Chiara Crocianelli, operatrice Informabus


Etilometro: con noi è meglio!!

Conoscete l’etilometro? L’avete mai fatto?

L’etilometro è uno strumento che misura la quantità di alcool contenuta nel sangue.

Probabilmente vi sarà capitato almeno una volta di essere fermati dalla Polizia stradale per un controllo, e magari di aver dovuto soffiare all’interno di un tubicino. E forse vi sarà anche capitato, dopo aver soffiato in quel tubicino, di restare in apnea qualche secondo scrutando l’espressione dell’agente…riuscendo ad inspirare di nuovo solo dopo aver udito le magiche parole: “può andare!”

O, ancora forse, vi sarà successo di restare in apnea un po’ più a lungo… sperando ardentemente di potervi teletrasportare altrove, mentre l’espressione dell’agente sembra non promettere nulla di buono…

Purtroppo, come ben sapete, il teletrasporto per il momento non è stato ancora inventato. Ma la buona notizia è che potete comunque evitarvi questi momenti di ansiosa apnea… e soprattutto prevenire possibili rischi ben più gravi (per l’incolumità vostra e di altri, nonché per il vostro portafogli e la vostra patente). La soluzione non è in nessuna delle leggendarie “pozioni” che alcuni suggeriscono per “truffare” l’etilometro: il famoso “tubicino” non mente e né il latte né le gomme da masticare (o i vari intrugli che state cercando di mettere a punto insieme al teletrasporto) vi saranno di aiuto.

Ma, attenzione attenzione, se passate a trovarci prima di mettervi alla guida…l’etilometro ve lo facciamo noi!! Niente multe e niente ansie, solo informazioni gratuite che vi consentiranno di sapere quando potete di nuovo mettervi su strada in tranquillità!

…E se noi non siamo nelle vicinanze? Ogni locale dovrebbe avere il suo etilometro e potete richiederlo per auto-testarvi.

Quando passate a trovarci chiedeteci anche gli etilometri monouso, potranno esservi utili!

Aggiungiamo che, ovviamente, la migliore prevenzione è l’auto consapevolezza: ovvero imparare a regolarsi responsabilmente, ricordando sempre che l’alcool, pur essendo legale, è comunque una droga pesante e come tale va “maneggiato con cautela”. Come ogni sostanza stupefacente l’alcool altera infatti le nostre percezioni, tra le altre cose riduce il campo visivo e rallenta i riflessi, diminuendo nel contempo l’autocontrollo e la percezione del pericolo. Ecco perché è così pericoloso mettersi alla guida dopo aver bevuto troppo. Ed ecco perché i tanto temuti controlli sono anche uno strumento importante di prevenzione e tutela per tutti noi.

E se volete saperne di più…vi aspettiamo ovviamente sul nostro camper per ogni informazione!!


La ricerca della felicità

Sharper 2015: noi c’eravamo, e voi??

Anche quest’anno abbiamo partecipato allo Sharper di Ancona, la notte Europea dei ricercatori: un appuntamento davvero interessante!

Ad animare corso Garibaldi c’erano diversi stand, ricchi di proposte, idee, novità…nate dalla passione di giovani ricercatori, che dedicano il loro lavoro a scoprire e creare, aiutando il nostro mondo e la nostra società a migliorare ed evolvere. E noi ancora una volta ci complimentiamo con loro, perché la passione e la curiosità sono i motori principali della crescita, sia della nostra società che di ciascun individuo. E quindi che se ne parli, e ben venga il “contagio” creativo! E infatti il sottotitolo della manifestazione dice: Sharing Researchers’ Passions for Excellence and Results (Condividere la passione dei ricercatori per i risultati e l’eccellenza). Perchè come diceva un tizio di nome Hegel (permetteteci in questo contesto anche la citazione intellettuale) “nel mondo nulla20150925_184619-1 di grande è stato fatto senza passione”..!

E inoltre, aggiungiamo, le passioni, la curiosità e
la creatività migliorano la nostra vita, e sono uno “sballo” decisamente potente e sano, che ci tiene spesso alla larga da comportamenti rischiosi per la nostra salute. Ecco perché anche noi dell’informabus eravamo presenti, ad incoraggiare quest’ondata di creatività e ricerca, e ovviamente ad offrire informazioni sulle nostre attività e progetti.
 Abbiamo avuto il piacere di condividere il nostro intervento con il Prof. Matteucci della Facoltà di Economia
di Ancona,
il quale ha introdotto le sue interessanti ricerche sulla felicità e i fattori di benessere: quale miglior prevenzione di una sana ricerca della felicità?

Noi operatori abbiamo invece presentato il progetto “A che gioco giochiamo”, promosso dagli ambiti territoriali sociali per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico.

E siccome il gioco, quello sano, è qualcosa che ci fa sentire bene, che ci aiuta a socializzare, a crescere e ad imparare,

a fianco al nostro camper abbiamo messo un biliardino…che certamente non è un prodotto delle più recenti ricerche tecnologiche…ma un classico che

non passa mai di moda……e voi a cosa siete appassionati?