A voi può interessare l’argomento? Ai tanti giovanissimi che salgono sul camper dell’Informabus sembra proprio di si! D’altronde i ragazzi e le ragazze ci riferiscono che a scuola spesso non se ne parla, oppure lo si fa superficialmente: ad esempio la prof. di scienze spiega l’anatomia dei nostri apparati genitali e riproduttivi, evitando però di interrogare, perchè sennò si scatenerebbe l’ilarità e l’imbarazzo…
Gli studenti e le studentesse che vengono a trovarci raccontano che vogliono sapere e discutere di sessualità, ma non sempre a scuola trovano degli insegnanti disposti a farlo. A volte ci viene riferito che l’argomento è stato trattato da qualche psicologa o sessuologa del consultorio, ma si tratta di casi isolati.
Difatti, a differenza di quasi tutti gli altri membri dell’Unione Europea, in Italia l’educazione sessuale non è obbligatoria; benchè i primi tentativi di formulare una legge in proposito risalgano addirittura al 1902, ancora oggi non ci sia riusciti. In altri paesi la situazione com’è? In Olanda si inizia ad affrontare il tema a scuola quando i bambini hanno 4 anni. In Danimarca la materia è obbligatoria dagli anni ’70, dal ”91 è inserita nei programmi di scuola primaria. In Austria l’educazione sessuale si insegna per legge dagli anni ’60 e i genitori sono coinvolti dagli insegnanti durante le lezioni.
Tornando all’Italia, se non si parla si sessualità a scuola, almeno a casa qualcosa si dirà! In fondo siamo tutti nati grazie al fatto che papà e mamma hanno fatto sesso! Che problema ci sarà a parlare un pò di queste cose con loro? Che ne pensate? Eppure quanto è difficile trattare quest’argomento, soprattutto se i genitori sono più imbarazzati dei figli. Quindi le informazioni relative alla sfera sessuale dove devono procurarsele i ragazzi? Tolte la scuola e la famiglia, rimangono la tv, i sempre poco frequentati librim gli amici, internet, spesso i siti porno.
Quali sono i risultati di questo atteggiamento di disinteresse per un argomento cosi importante per garantire la salute fisica e psicologica della popolazione, ridurre le gravidanze precoci e contrastare la diffusione delle malattie? Quanti hanno avuto informazioni corrette, da medici e insegnanti, riguardo alla sessualità? Quanti adolescenti pensano che il coito interrotto sia un metodo contraccettivo? Quanti sono convinti che i lavaggi con la coca cola possano funzionare come spermicida? Quanti/e ragazzi/e pensano che durante il ciclo mestruale non sia possibile rimanere incinta? Quanti/e che esista un vaccino contro l’Hiv?
Volete continuare cosi, a farvi del male? Oppure ci venite a trovare sull’Informabus? Vi aspettiamo!
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