Mai sentito parlare di resilienza? No, non si tratta di una sostanza stupefacente. Ma può comunque avere degli effetti piuttosto stupefacenti! Non si vende, non si compra, ma ne abbiamo comunque tutti almeno un po’, chi più chi meno. Cosa sarà mai? No, non si vince un premio in denaro se indovinate chiamando il numero in sovrimpressione…quindi ok, sveliamo subito il mistero: si tratta di una qualità dei metalli. E che ce ne importa a noi? Dei metalli in effetti niente. Ma questa qualità è interessante: indica la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate. E allora? Non siamo mica omini di latta. Beh, ma questa qualità è piaciuta così tanto agli psicologi che lo stesso termine è utilizzato anche per noi esseri non metallici. E questa capacità che abbiamo è davvero qualcosa di interessante!! Insomma, un po’ come la facoltà di una di quelle palline anti stress che le schiacci le spiaccichi le mordi le tiri e le strazi per placare i tuoi nervi, e loro…puff! Dopo un attimo di incertezza in cui sembrano irrimediabilmente deformate, tornano tranquillamente alla loro rotonda cicciottosità, impassibili e paffute come gli Umpa Lumpa della fabbrica di cioccolato. Ecco, questa è la resilienza! Che non vuol dire mantenere un’espressione da Umpa Lumpa felice anche nel momento in cui finisce tutto il cioccolato e magari nel frattempo piove contro ogni previsione e noi eravamo andati dal parrucchiere a farci la piastra. Ma in effetti è un po’ qualcosa di simile. Significa avere la capacità di riprenderci dopo un evento difficile o traumatico, facendo sì che le avversità della vita non ci demoliscano, ma anzi ci rendano più forti. Sono persone resilienti quelle che pur vivendo situazioni difficili riescono comunque a recuperare un loro equilibrio e a riorganizzare la propria vita in modo positivo. Interessante no? E anche importante. Chi di noi non ha vissuto eventi difficili o traumatici? Del resto la nascita è già parecchio impegnativa di per sé: arrivare a questo mondo non è esattamente una passeggiata!! Dopo nove mesi al calduccio e al buio dove non dobbiamo preoccuparci di nulla improvvisamente ci troviamo catapultati in un mondo sconosciuto, dove ci tagliano subito il nostro prezioso cordoncino, dove dobbiamo immediatamente imparare a respirare, piangere, urlare, nutrirci…in mezzo a esseri giganti che emettono suoni strampalati e che ci sbatacchiano a destra e sinistra, altro che pallina antistress! Ed è solo l’inizio del viaggio, figuriamoci: se il buongiorno si vede dal mattino!! Ma la buona notizia è che se riusciamo a prenderle nel modo giusto, anche le difficoltà ci aiutano a crescere, diventare più forti e più resilienti, e quindi ad avere la capacità di vedere maggiormente gli aspetti positivi attorno a noi e in noi stessi. Certo, questo non significa che da ora in avanti andremo in giro a farci prendere a botte in modo da testare la nostra pallina antistress interiore… Ma magari se fronteggeremo una crisi potremo cercare di rintracciare dentro di noi quelle qualità che ci permettono di affrontare il problema al meglio, focalizzandoci sul fatto che quel momento negativo passerà, e noi ne usciremo cresciuti e rafforzati. Certo, spesso serve anche un aiuto esterno, delle buone relazioni, o magari l’aiuto di un esperto. Ma sapere che abbiamo molte più risorse di quanto crediamo è importante, perché comunque i protagonisti della nostra vita restiamo sempre noi. Insomma, con noi stessi ci passeremo volenti o nolenti tutto il tempo della nostra vita, tanto vale cercare di scoprire tutti i nostri lati migliori e valorizzarli quanto più possibile! Questo ci aiuterà a fidarci sempre di più di noi stessi, e a diminuire l’impatto negativo degli eventi difficili. E se avete voglia di raccontarci come avete superato un momento difficile, vi aspettiamo sul camper per fare due chiacchiere!!

C.C.

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